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I Lettori dei Ragazzi di via Pál / A Pál utcai fiúk Olvasói:
un ragazzino di Pest / egy pesti gyerek


I Lettori dei Ragazzi di via Pál

Viktor, un tredicenne di Budapest, sulle tracce di Via Pál insieme con uno studente dell'Università di Firenze

Viktor vive a Budapest, con la sua famiglia italo-ungherese, in uno dei più vivaci e meglio organizzati quartieri periferici della città. Parla e legge l'italiano, anche se a casa la lingua madre resta relativamente poco praticata. Volentieri segue la madre nella città d'origine, Ascoli Piceno.

A colloquio con Maurizio Ceccarelli, Budapest, marzo 2006 

C'incontriamo con Viktor a una fermata della metropolitana di Budapest, la più vicina a quello che fu il Giardino Botanico, ritrovo delle Camicie Rosse. Pure lui ha l'uniforme della sua società, quella dei ragazzini di oggi: scarpe da ginnastica, un piumino, un cappellino che tradisce la sua passione per il basket. Trasmette un'intima, coperta nostalgia per spazi in cui dare libero sfogo alla voglia di gioco, una sorta di dispiaciuto rammarico per gli sventramenti che l'urbanistica ha da sempre previsto per quegli spazi che la fantasia dei bambini sa trasformare in castelli e campi di battaglia. Decidiamo di fare una camminata attraverso i luoghi che furono teatro alle scorribande di Nemecsek e compagnia, dall'Accademia militare Ludovika, fino alle abitazioni dei ragazzi del romanzo, e via fino al luogo dove si estendeva il grund. Abbiamo voluto così sfidare, uscendone sconfitti, il traffico della città. La tromba che segnalò l'inizio della battaglia non l'avremmo sentita, e forse nemmeno del grund avremmo saputo che farcene. (mc)

I luoghi dei ragazzi di via Pál


Mária utca / via Mária

Füvészkert / Il giardino botanico

L'immagine a sinistra mostra l'edificio della clinica di via Mária: il grund di via Pál si sarebbe potuto trovare camminando all'interno di questa stessa via.


Via Üllői 76. József Fiárvaház (o Josephinum) / l'orfanotrofio


Primo orfanotrofio maschile della città di Pest, il Josephinum, realizzato in sette anni, fu inaugurato il 19 marzo 1843. Nel cortile dell'edificio sono collocate due campane di bronzo (opera di József Hornung nel 1845 e nel 1847).

Nei Ragazzi di via Pál si legge in proposito:
Nel vicino orfanotrofio, le cui finestre risplendevano allegramente nel sera buia, una campana diede il segnale della cena... (I Ragazzi di via Pál, trad. di R. Brunelli, ill. di G. Pigni, Mondadori, Milano 2003, p. 65).


© 2006. Szegedi Tudományegyetem Egyetemi Könyvtár, Università degli Studi di Firenze Dipartimento di Filologia Moderna Area Ugrofinnica