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I Lettori dei Ragazzi di via Pál / A Pál utcai fiúk Olvasói:
un ragazzino di Firenze / egy firenzei gyerek



La mia opinione sui Ragazzi di via Pál (di Molnár Ferenc)
di Lorenzo C.


Lorenzo C. è un bambino di dieci anni che vive nei pressi di Firenze, in una famiglia italo-ungherese. Non parla l'ungherese ma frequenta la città d'origine della madre ("si sta bene a Budapest, la gente è sempre in movimento, fa cose interessanti"). Qualche tempo fa, passeggiando per Budapest, in una libreria ha scoperto una versione inglese dei Ragazzi di via Pál. Non l'ha comprata. Tornando a casa dalla nonna, ha chiesto a lei una copia del libro... per guardarla, s'intende. E così che ha avuto tra le mani l'edizione ungherese, quella del 1954, la copia letta dalla mamma e che si trovava nella biblioteca di famiglia a Budapest. Una copia in cui, tra l'altro, c'è un disegno del grund all'antica: lo ritroveremo nel diario elettronico che qui pubblichiamo con il suo consenso. Tornato a Firenze, si è procurato un'edizione italiana dei Ragazzi di via Pál: di questa lettura ("impegnativa") abbiamo parlato in un colloquio a quattro [  intervista ] una parte del quale è stata da noi registrata. La sensazione che abbiamo ricevuto, tutti e cinque, è che Lorenzo abbia acquisito una specie di "inquietudine letteraria": ora non vuole rinunciare ad alcuna "occasione" che si presenti per comunicare la propria esperienza della lett(erat)ura, per ampliarla in "azioni", individuali e collettive, entro nuovi grund, dotate di una sua sorprendente determinazione a voler e saper distinguere fra le maniere di fare e vivere la letteratura: magica, realistica, documentaria; impegnativa per la mente, per l'immaginario e la fantasia e, nel caso della 'simil-letteratura', accattivante per il corpo, per i muscoli, come possono essere i videogiochi. Lorenzo è un convinto giovane uomo di lettere e con convinto divertimento si dedica al gioco delle parti fra vita e letteratura. Con il suo consenso proponiamo qui l'itinerario, molto personale, tramite cui egli ha tentato di conquistarsi uno spazio nell'universo molnariano: leggendo, scrivendo, disegnando, organizzando circoli reali e percorsi ipertestuali, e qui talvolta toccando punte di ebbrezza, quasi ossessive, nella ricerca di rimandi che tendono all'infinito. (bt)


 

Secondo me, il libro dei  Ragazzi di via Pal è molto interessante e ora vi cerco di spiegare il perché: nel 2003 durante un viaggio a Budapest, ero in una libreria del centro a frugare tra i libri, perché avevo finito le risorse di libri a casa e mi mancava una lettura in italiano. Mi colpì un'immagine riportata sulla copertina di un libro in inglese, e guardandolo bene, mia mamma disse, che era un libro di uno scrittore ungherese e mi trovò la traduzione in italiano. Così, anche perché mi interessava, comprai il libro dei Ragazzi di via Pal.

Quando lo portai in Italia per leggerlo, avevo soltanto otto anni, e perciò, non riuscivo a sostenere una lettura così complessa e lasciai quel libro per un anno o due sullo scaffale ad impolverarsi.

Giunto a nove anni ripresi il libro e ci misi sei o sette mesi a leggerlo tutto. La cosa che mi incitava a leggerlo e che si trattava di un club (che io desidero tanto avere). Un club, che sogno da tre anni. Sto cercando uno spazio segreto tutto nostro, bande rivali, compagni con grande passione come la mia per l'organizzazione segreta con diario, tesoreria, riunioni, regole, punizioni - addirittura volevo fare i processi contro i traditori - ma non sono ancora riuscito ad organizzare come vorrei,ed eccoci,  li trovo

Proprio come pensavo, in un vecchio libro. Solo due cose che, per me, mancano: le punizioni e gli alleati.

Vi interesserebbe se vi riassumessi il libro? Per visualizzare il riassunto  cliccate qui.

Vi consiglio di leggerlo: vi appassionerete; approposito di appassionarsi lo sapete il test per scoprire se una lettura vi piace? Facile, basta sapere se ci si immedesima nel racconto!!!

Personalmente, avrei inserito una serie di cose: avrei inserito degli alleati a una delle due bande, qualche nome di genitori ad esempio i parenti di Boka e infine qualche leggera punizione come fare un salto di dieci gradini.

Vi dico le impressioni che mi hanno dato i vari personaggi: Boka, un ragazzo un pò prepotente e comunque capace di capeggiare un gruppo, Nemecsek un tipo coraggioso e fedele e infine i personaggi che pronunciano la parola "  eistand " due ragazzi presuntuosi e sfacciati.

Per visualizzare le note che ho scritto circa un anno fa sul libro  clicca qui (prima) e  qui (dopo).

Legenda

Le cose evidenziate in verde sono ipertesti  ipertesti.






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